Maxi installazione ospitata da Ferrara Fiere Congressi e prima opera di un parco d’arte
Un’enorme poltrona a forma di corpo di donna, trafitta da frecce, attaccata da teste di belve e legata con una catena ad una grossa palla per simboleggiare la violenza contro le donne.
E’ “La maestà sofferente” un’installazione di Gaetano Pesce alta 8 metri e collocata frontalmente l’ingresso principale della Fiera di Ferrara.
L’opera, un omaggio alla poltrona Up 5 e 6 che Pesce ideò 50 anni fa, già ospitata a Milano suscita sempre scalpore.
L’arte fa discutere e fa crescere il nostro cervello. Secondo me – dice Pesce – questa opera è una festa, anche se triste perché anche se ricorda che le donne come vittime di violenza, è meglio ricordarlo che negarlo.
“Ferrara onora così la donna e la sua forza. Ed è la forza del suo generoso corpo di madre, con il monito a respingere ogni violenza che ne mortifica i diritti e l’intelligenza” dice Vittorio Sgarbi.
L’occasione per discutere della violenza sulle donne e direi che ci siamo riusciti. Oggi è il tempo delle donne, anche in politica , è tempo di condannare ogni forma di violenza e prevaricazione di genere.
Ferrara Fiere Congressi è un hub di contenuto etico in primis. Lavoriamo sul concetto di accessibilità ma viviamo il nostro tempo e ci schieriamo per ideali ben più alti e siamo in prima linea per la lotta ai diritte e uguaglianze.
l tema della violenza di genere, spesso consumata in famiglia, è un tema di cui si discute in tutto il mondo ed è giusto testimoniare il nostro impegno. Gaetano Pesce è uno dei massimi architetti, designer e scultori italiani, ha esposto al Met di New York, al Victoria and Albert di Londra, passando, ça va sans dire, per il Centre Pompidou di Parigi.
L’installazione è enorme, imponente, disturbante, esattamente come la violenza di genere in Italia. All’inaugurazione sono intervenuti il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, vicesindaco Nicola Lodi, assessore alla Cultura Marco Gulinelli e alla Pari Opportunità Dorota Kusiak, il presidente della Fondazione Ferrara Arte Vittorio Sgarbi, insieme al presidente del Teatro Comunale “Claudio Abbado” Michele Placido e al presidente di Ferrara Musica Francesco Micheli.
Il Pil non cresce senza la cultura. Ferrara oggi dà il segno di una crescita attraverso l’investimento in cultura ed è, oggi, la prima città d’Italia a onorare la donna.
Il presidente di Ferrara Musica Francesco Micheli – ha rivolto un pensiero particolare a Aung San Suu Kyi, “una grande leader deposta da militari che hanno voluto imporre il potere maschile contro una donna che ha dato libertà alla Birmania”. Tanti i riferimenti e le parole di buono auspicio che hanno permesso di gettare le basi per la costruzione di un parco d’arte nella zona verde antistante la Fiera di Ferrara. Un progetto ambizioso che trova le basi in un primo gemellaggio con il Comune di Viterbo.
La presentazione ha visto i contributi di tante donne e la presenza di Lola Bonora, moglie del compianto Franco Farina (direttore delle Gallerie d’Arte moderna e contemporanea di Ferrara tra il 1963 e il 1993).
Tra gli interventi, quello dell’assessore Dorota Kusiak “Questa ricorrenza impone a tutti una riflessione sul futuro. Non potrà infatti esserci futuro senza la piena partecipazione delle donne”, dell’amministratore delegato della fiera Silvia Paparella “Ogni giorno siamo impegnati sui temi della sostenibilità, dell’innovazione e della cultura, con l’opera di Gaetano Pesce eleviamo ancora di più questo pensiero e questi valori”, dell’assessore Cristina Coletti “Questa opera richiama la sofferenza, condizione di tante donne, e non solo, che al lavoro uniscono l’impegno quotidiano di figlie, madri, mogli che, con tanta tenacia, non si perdono mai d’animo” e di Paola Peruffo, presidente della commissione Pari Opportunità “in questo momento storico è più che mai fondamentale riflettere e affrontare insieme la battaglia contro le violenze e quella per contrastare il gender gap nel mondo del lavoro”.
L’autore Gaetano Pesce visiterà l’opera nel prossimo Aprile e a lui va un grosso e sentito ringraziamento per il suo lavoro e per aver donato alla città una visione di un mondo in cui la figura della donna sia perno della rivoluzione culturale che stiamo vivendo.

Francesco Micheli, Alan Fabbri, Nicola Lodi, Vittorio Sgarbi, Michele Placido

Alan Fabbri, Sindaco di Ferrara

Silvia Paparella, AD di Ferrara Fiere Congressi

Cristina Coletti, Assessore delle Politiche Sociali

Doroto Kusiak, Assessore all’Istruzione
Con il contributo di: Comune di Ferrara
Realizzato grazie al supporto di: Ferrara Arte
Supervisione: Contemplazioni