Il valore del business per riscrivere la storia
Ci sono momenti nella vita ed esperienze che ci cambiano profondamente, che ci fanno rimettere in discussione, ciò che avevamo sempre dato per scontato viene a mancare a favore dell’individuazione di nuovi mondi e nuove strade. Il 2020 ed il 2021 saranno anni che definiranno il secolo per due motivi essenziali:
• la messa a punto di iniziative politiche europee e del nuovo corso dopo le ultime elezioni europee del 2019, denominato come “New Green Deal”
• la pandemia SARS-CoV-2 che sta, a dir poco, stressando gli Stati di tutto il mondo ma soprattutto sta cambiando e stravolgendo i modi di convivenza, di produzione e di scambio, delle società più evolute economicamente.
Per questo, nel momento straordinario che stiamo vivendo, di trasformazione forzosa del vivere quotidiano, definire con convinzione la road map in questa grande sfida di trasformazione dei cicli produttivi e delle nostre abitudini, è un must e un indirizzo virtuoso che deve essere utilizzato anche per scelte etiche e coraggiose in grado di rilanciare il Paese e di mettere in atto un nuovo paradigma di sviluppo a livello mondiale.
I valori della sostenibilità e del benessere sono infatti da intendersi, ormai da qualche decennio, non solo in termini di ricchezza materiale misurabile attraverso l’indice tradizionale del PIL (Prodotto Interno Lordo) ma anche e soprattutto sono da intendersi oggi in termini di tesoro valoriale immateriale ma altrettanto importante per la sfera personale e sociale e misurabile con l’indice entrato nell’uso comune e di molti documenti governativi, di BES (Benessere Equo Sostenibile),
Andiamo con ordine, la sostenibilità viene percepita ed interpretata dal mercato come quell’insieme di strategie, metodi e strumenti che permettono all’impresa di proiettarsi nel lungo periodo creando valore aggiunto lungo tutta la catena del valore in termini economici, sociali e ambientali. Parliamo quindi di valore sostenibile applicato al fare dell’azienda.
I valori in generale orientano profondamente il nostro modo di essere e creano il collante sociale.
Pensare sostenibile rappresenta la mobilitazione degli individui ad agire responsabilmente in coerenza con le scelte e gli indirizzi che promanano dall’Unione Europea e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
E-bike, imballaggi riciclabili, efficientemente energetico ed Ecobonus sono solo piccole conseguenze del pensare sostenibile. È in atto una rivoluzione concettuale del paradigma produttore-consumatore-legislatore dove nessuno è più refrattario al cambiamento.
Pensare sostenibile è driver per l’avvio di nuovi modelli per lo sviluppo sostenibile, che può essere attivato solo attraverso
• conoscenze amministrative, scientifiche e tecnologiche
• competenze condivise
nell’ambito di una collaborazione, che deve essere ampia e consapevole, tra il sistema istituzionale ed il comparto industriale e quindi nell’ambito di quel rapporto pubblico-privato.