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Ripar-ti-amo fiera

“Portare a Ferrara turisti e clienti è un dovere. Far ripartire le prenotazioni un obbligo

Sindaco di Ferrara, presidente Moretti e ministro Garavaglia

Esaustivo e cristallino il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, in visita ufficiale a Ferrara è stato accolto da una delegazione del consiglio comunale composto dal sindaco Alan Fabbri, il vice sindaco Nicola Lodi e l’assessore Matteo Fornasini.

Domenica 18 aprile il Presidente di Ferrara Fiere Andrea Moretti ha avuto il piacere e lonore di conversare con il Ministro del Turismo facendo il punto sul ruolo culturale di Ferrara ed illustrando su quali punti verte la ripartenza dei grandi eventi della città.

Queste le parole di Garavaglia:

“ La programmazione è fondamentale. Poche certezze in questa fase ma leggendo i dati possiamo affermare che il piano vaccinazione ha preso la rotta giusta e con le dovute precauzioni sarà necessario programmare la messa in moto del paese”.

“ Sarà necessario un Green pass per gli ospiti al fine di assicurare la mobilità in sicurezza e gli operatori delle fiere possono cominciare a calendarizzare gli eventi necessari a tutti i comprati economici .

In questi giorni il sistema fieristico italiano è entrato – finalmente – nel dibattito sulle possibili e prossime riaperture e questa visita e questo messaggio è di buon auspicio per lintero settore fieristico e per una città, Ferrara, che si trova a riformulare unofferta turistica più consona ad un turismo internazionale. Laltra buona notizia emersa dall’audizione di qualche giorno fa alla Camera è stata poi la comunicazione che dai primi di luglio saranno riaperte le fiere.

Il sistema fieristico italiano è, infatti, il secondo più grande dEuropa – subito dopo quello tedesco – e detiene alcune delle manifestazioni fieristiche leader mondiali di settore che da sempre fanno gola a molti competitor stranieri e che oggi, con la crisi che morde, potrebbero approfittare del momento di debolezza delle nostre fiere.

Rispetto ad altri settori che hanno subito limitazioni più o meno pesanti, limpatto economico causato dal Covid sulle fiere è stato invece radicale”, con una perdita di fatturato che si attesta sull80% rispetto allanno precedente. Cerchiamo di capire perché è importante partire dalle fiere.

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Fiera è economia dell’informazione

Le fiere, un tempo, si tenevano prevalentemente in prossimità delle chiese, al punto che nel linguaggio comune i concetti di festa religiosa” e di fiera mercato” erano pressoché sovrapponibili.  Le manifestazioni fieristiche assunsero subito un ruolo fondamentale nel sistema degli scambi commerciali sia per il loro carattere di eccezionalità, dal momento che non compromettevano i sistemi normativi vigenti, sia per la provenienza delle merci e dei mercanti, che determinavano la rottura della cerchia abituale degli scambi fornendo nuove opportunità e spingendo gli uomini a viaggiare, a mescolare prodotti e conoscenze per diventare — in una parola — multiculturali. Non per nulla, più le città ospitavano più le fiere diventavano importanti, e viceversa, in un rapporto di reciproco scambio che perdura fino ai giorni nostri.

In poche parole parliamo di turismo ed indotto economico.

Le fiere e le mostre, hanno rappresentato ancestralmente la mecca dell’informazione per le imprese, in particolare le PMI di tutto il mondo, da oltre un secolo. Ogni settore ha una serie di mostre che si tengono ogni anno e le aziende prenotano i loro spazi con mesi di anticipo. Da una semplice area fieristica che mostra i prodotti alla creazione di uno spazio esperienziale per il consumatore, le fiere hanno fatto molta strada.   

La situazione COVID ha completamente sconvolto il mercato. Attualmente gli operatori internazionali e nazionali hanno dovuto adottare software e percorsi digitali per ricreare l’evento fiera. Ritrovi virtuali e tavoli di discussione per rimanere rilevanti nel proprio settore di riferimento.

Gli esseri umani comunicano attraverso le parole, l’intonazione della voce, le espressioni facciali e il linguaggio del corpo. Il video fornisce questa comunicazione ad alta fedeltà e riduce l’ambiguità che spesso si verifica su audio e testo. Tuttavia, il video ha i suoi difetti. Poiché il video non può sostituire un abbraccio o una stretta di mano, segnali non verbali più sottili e l’esperienza condivisa di occupare lo stesso contesto spaziale.

Allora, qual è il futuro delle mostre offline?

Le conversazioni possono essere suddivise in 3 tipi:

a) Uno a uno
b) Uno a molti
c) Molti a molti

I prodotti digitali attualmente presenti sul mercato sono stati in gran parte focalizzati sul tipo di conversazioni “uno a uno” e “uno a molti”. Ma il settore fieristico dipende dal tipo di conversazioni “molti a molti”. Per tracciare un parallelo, il gioco è la concorrenza più vicina che offre un’esperienza utente brillante per più utenti.

Sarà opportuno secondo il Presidente Andrea Moretti: “ Adottare un sistema misto nello sviluppo di ogni singola fiera che possa tenere conto delle opportunità digitali in termini di propagazione di un’informazione di qualità, ma che tenga conto di momenti di incontro fisico finalizzato a crescere come persone ed esperienze. La fiera è il luogo più autorevole per fare questo e sarà il motore della ripresa.”

Anche il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia è concorde nell’individuare nella fiera la leva di ripartenza economica nazionale ed è risultato entusiasta di tutte le iniziative messe in campo da Ferrara Fiere Congressi nell’approccio pragmatico delle procedure ed eventi necessari per superare  la crisi del comparto in atto.

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